Negli ultimi giorni, il Ministero dell’Interno ha emesso una circolare che rafforza un principio già previsto dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS): l’identificazione degli ospiti al momento del check-in deve avvenire in presenza. Questo provvedimento sottolinea l’obbligo per i gestori di strutture ricettive – alberghiere, extralberghiere e locazioni turistiche – di effettuare una verifica diretta dei documenti d’identità prima di consentire l’accesso alla struttura.
Questa disposizione si inserisce in un contesto di crescente regolamentazione del settore turistico, in vista di eventi globali di grande richiamo come il Giubileo 2025. Parallelamente, il recente sviluppo normativo relativo al Codice Identificativo Nazionale (CIN) e alla cedolare secca per gli affitti brevi evidenzia la volontà del governo di rafforzare il controllo su un settore in continua evoluzione.
Ma quali sono le reali implicazioni di questa circolare per gli host, i property manager e le piattaforme di locazione turistica? Scopriamolo nel dettaglio.
La circolare del 18 Novembre 2025: cosa cambia per il check-in?
Il provvedimento ministeriale ribadisce un concetto chiave: la verifica dell’identità degli ospiti deve avvenire attraverso un controllo fisico del documento di riconoscimento, escludendo soluzioni esclusivamente digitali come self check-in automatizzati, riconoscimento biometrico e autenticazione OTP.
Punti principali della circolare:
- L’identificazione “de visu” è obbligatoria: l’ospite deve esibire un documento valido direttamente al gestore della struttura
- Obbligo di trasmissione dei dati alla Questura: i dati anagrafici degli ospiti devono essere inviati al Servizio Alloggiati Web entro 24 ore dall’arrivo;
- I sistemi di self check-in non sono considerati sufficienti: dispositivi come keybox, software di riconoscimento facciale e autenticazioni a distanza non sostituiscono la verifica fisica.
Queste disposizioni suscitano preoccupazione tra gli operatori del settore, in particolare tra coloro che hanno adottato soluzioni automatizzate per la gestione degli accessi, al fine di garantire un’esperienza di soggiorno più fluida e innovativa.
Normativa sui check-in: riferimenti e obblighi di Legge
L’obbligo di registrazione e identificazione degli ospiti è regolato dall’articolo 109 del TULPS, che stabilisce i seguenti obblighi per i gestori di strutture ricettive:
- Registrare i dati anagrafici di ogni ospite;
- Verificare la corrispondenza tra il documento e l’identità dell’ospite;
- Comunicare le informazioni alla Questura tramite il portale Alloggiati Web.
Di seguito, il comma 1 dell’articolo 109:
“I gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive, comprese quelle che forniscono alloggio in tende, roulotte, nonché i proprietari o gestori di case e di appartamenti per vacanze e gli affittacamere […] possono dare alloggio esclusivamente a persone munite della carta d’identità o di altro documento idoneo ad attestarne l’identità secondo le norme vigenti”.
Questa regolamentazione, sebbene consolidata, ha visto negli ultimi anni una crescente applicazione della tecnologia per semplificare il processo di check-in. In tal senso, la nuova circolare chiarisce che l’autenticazione digitale non è ancora equiparata al controllo fisico, sollevando interrogativi su come le strutture ricettive dovranno adeguarsi per evitare sanzioni.
Le reazioni del settore: proteste e richieste di modifica normativa
La circolare ha generato un ampio dibattito tra le associazioni di categoria e i professionisti del settore turistico. In particolare, l’Associazione Italiana Affitti Brevi (AIGAB) ha espresso forti perplessità sull’impatto della normativa sulle locazioni turistiche. Tra le principali criticità sollevate:
- Disparità tra innovazione e burocrazia: il mancato riconoscimento dei sistemi digitali rischia di penalizzare il settore, che ha investito in strumenti tecnologici avanzati;
- Complicazioni operative per gli host: la necessità di verificare fisicamente ogni ospite aumenta i costi di gestione e potrebbe creare disagi, specialmente per chi opera su piattaforme di affitti brevi;
- Impatto su eventi di grande portata: il Giubileo 2025 porterà un afflusso straordinario di turisti, e l’obbligo di check-in “de visu” potrebbe rallentare le operazioni e creare colli di bottiglia nei flussi di ospitalità.
AIGAB ha, quindi, richiesto una revisione della normativa, proponendo che i software certificati di self check-in possano essere riconosciuti come strumenti validi di identificazione, nel rispetto della sicurezza e della normativa vigente.
Quali impatti per gli host e le locazioni turistiche?
Con l’entrata in vigore della circolare, tutti i gestori di strutture ricettive, B&B, case vacanze e affitti brevi dovranno adeguarsi per evitare sanzioni. Le principali conseguenze operative includono:
- Necessità di organizzare il check-in in presenza, eliminando l’uso esclusivo di keybox e accessi automatizzati;
- Adeguamento dei processi aziendali per garantire la trasmissione tempestiva dei dati alla Questura;
- Possibile aumento dei costi di gestione, dovuto all’impiego di personale per la verifica fisica degli ospiti.
Sebbene l’introduzione di tecnologie avanzate rappresenti una grande opportunità per il settore turistico, la normativa attuale sembra ancora mantenere un approccio tradizionale alla gestione degli accessi. Gli host e i property manager dovranno quindi rivedere le proprie strategie per garantire la conformità alle nuove disposizioni.
Come adeguarsi alla normativa ed evitare sanzioni?
Per rispettare gli obblighi di legge e garantire la sicurezza della struttura, ogni host deve seguire alcune best practice:
- Effettuare il check-in in presenza, richiedendo e controllando i documenti di identità degli ospiti;
- Registrare i dati e trasmetterli entro 24 ore al portale Alloggiati Web;
- Se si utilizzano keybox o software di self check-in, integrarli con un controllo fisico per evitare irregolarità;
- Tenersi aggiornati sulle modifiche legislative per eventuali aggiornamenti normativi.
Questa nuova regolamentazione impone un ritorno alla verifica diretta degli ospiti, ma il dibattito sulla digitalizzazione del settore è ancora aperto. La speranza è che il legislatore possa trovare un equilibrio tra sicurezza, innovazione e semplificazione operativa, per supportare la crescita del turismo senza ostacolare l’evoluzione tecnologica.