Mercato immobiliare 2025: le previsioni degli esperti

La crescente attenzione alla sostenibilità ambientale sta trasformando il settore del mercato immobiliare, aprendo la strada a nuove opportunità per chi desidera investire in edifici a basso impatto energetico. L’anno 2025 si preannuncia particolarmente strategico, grazie all’entrata in vigore della Legge di Bilancio e alla nuova Direttiva Case Green, che delineano un quadro normativo preciso per accedere agli incentivi fiscali legati all’efficientamento energetico degli immobili.

L’obiettivo non è solo ridurre i consumi, ma anche aumentare il valore patrimoniale degli edifici, promuovendo un approccio di design integrato e minimizzazione degli sprechi. In questa cornice si inseriscono anche nuove tecnologie impiantistiche e materiali intelligenti per costruzioni sempre più resilienti e performanti, in grado di rispondere alle nuove richieste del mercato immobiliare.

Impianti termici e Case Green: cosa cambia dal 2025

Uno dei fronti più significativi per la riqualificazione energetica riguarda gli impianti di riscaldamento. Il quadro normativo prevede l’interruzione degli incentivi per caldaie autonome a gas a partire dal 1° gennaio 2025, con una completa eliminazione dal mercato prevista entro il 2040. Questa scelta strategica mira a ridurre l’utilizzo di combustibili fossili a favore di soluzioni più sostenibili.

Restano incentivati i sistemi ibridi, composti da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore, gestiti da un’unica centralina intelligente. Questi dispositivi rappresentano un compromesso tra prestazioni energetiche elevate e contenimento dei costi.

Soluzioni consigliate per l’ammodernamento degli impianti

Per affrontare in modo efficace la transizione energetica imposta dalle nuove normative e rendere più sostenibili gli edifici, è fondamentale intervenire sugli impianti di riscaldamento e climatizzazione. L’ammodernamento degli impianti esistenti rappresenta un passo importante per ridurre consumi, emissioni e costi in bolletta, migliorando al contempo il comfort abitativo e il valore dell’immobile nel mercato immobiliare. Di seguito sono elencate le soluzioni più efficaci e consigliate per aggiornare gli impianti in linea con gli standard richiesti a partire dal 2025:

  • Sostituzione di vecchi impianti con sistemi ibridi ad alta efficienza;
  • Installazione di pompe di calore abbinate a pannelli solari fotovoltaici o termici;
  • Transizione verso caldaie alimentate da gas rinnovabili come il biometano;
  • Incentivi alla rottamazione per smaltire impianti obsoleti e ridurre le emissioni;
  • Introduzione di sistemi di automazione e monitoraggio dei consumi;
  • Misure per migliorare l’accessibilità economica all’energia e ridurre la povertà energetica.

BIP Consulting: strategie per una decarbonizzazione accessibile

Un recente studio condotto da BIP Consulting, commissionato da un pool di associazioni energetiche, analizza i percorsi ottimali per decarbonizzare il riscaldamento residenziale in vista delle nuove direttive. I risultati mostrano che le pompe di calore, sebbene sostenibili, comportano costi iniziali elevati, spesso non sostenibili per tutte le famiglie. La soluzione proposta prevede un mix tecnologico basato su:

  • Impianti a condensazione evoluti;
  • Utilizzo di gas rinnovabili;
  • Interventi di coibentazione termica avanzata;
  • Integrazione con sistemi domotici e tecnologie smart.

Questo approccio bilanciato consente di ottenere fino al 60% degli obiettivi fissati dalla Direttiva EPBD, con vantaggi concreti in termini di risparmio energetico e sostenibilità a lungo termine, rendendo gli edifici più appetibili nel mercato immobiliare.

Direttiva EPBD 2024/1275: cosa prevede

La Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) richiede un’azione decisa verso l’elettrificazione dei consumi e l’incremento dell’efficienza degli involucri edilizi. Gli interventi devono essere progettati per sfruttare le fonti rinnovabili e ridurre drasticamente il consumo di energia primaria. Le soluzioni tecnologiche più avanzate includono:

  • Pompe di calore reversibili per riscaldamento e climatizzazione;
  • Pannelli fotovoltaici e solari termici;
  • Sistemi di accumulo energetico con batterie integrate.

Oltre agli impianti, un ruolo chiave è affidato alla riqualificazione delle parti esterne degli immobili: 

  • Coibentazione di pareti, tetti e solai;
  • Sostituzione di serramenti inefficienti;
  • Installazione di tende solari e schermature mobili.

Efficientare un appartamento: strategie per contesti condominiali

Migliorare l’efficienza energetica di un appartamento situato in un contesto condominiale può sembrare una sfida, soprattutto a causa dei limiti imposti dalla struttura dell’edificio e dalla condivisione degli impianti. È possibile ottenere risultati significativi anche senza interventi invasivi, adottando soluzioni mirate e compatibili con le caratteristiche dell’abitazione.

Una delle prime strategie consiste nell’utilizzare isolanti termici sottili, capaci di migliorare l’isolamento senza alterare lo spazio interno. A ciò si può affiancare l’installazione di impianti ibridi compatti, ideali per ambienti ridotti ma efficienti nella gestione del riscaldamento e la climatizzazione. L’integrazione di sistemi smart home, inoltre, consente di ottimizzare i consumi in tempo reale, regolando temperatura, illuminazione e altri dispositivi in modo automatico e intelligente. Anche la scelta degli arredi può contribuire al miglioramento generale, privilegiando materiali naturali e riciclabili che riducono l’impatto ambientale.

Un appartamento progettato secondo questi criteri garantisce benefici tangibili: bollette più leggere, maggiore comfort abitativo, incremento del valore patrimoniale e una minore impronta ecologica. Tutti elementi che lo rendono più appetibile e competitivo nel mercato immobiliare attuale, sempre più orientato verso la sostenibilità.

Valutazione tecnica con software avanzati

Nel contesto delle nuove sfide energetiche del 2025, la progettazione di una casa green non può prescindere da una valutazione tecnica preliminare. A supporto di questo processo, sono disponibili software professionali sempre più evoluti, in grado di offrire un’analisi dettagliata e affidabile delle prestazioni energetiche dell’edificio.

Questi strumenti permettono, innanzitutto, di simulare il comportamento termico dell’immobile, valutando come si distribuisce il calore all’interno degli ambienti e identificando eventuali dispersioni. Allo stesso tempo, forniscono una stima precisa del ritorno economico degli interventi, consentendo di valutare in anticipo l’effettiva convenienza degli investimenti. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di verificare la conformità normativa, assicurando che ogni progetto rispetti i requisiti imposti dalla Direttiva Case Green e dalle leggi nazionali. Infine, questi software aiutano a ottimizzare l’integrazione tra impianti tecnologici e involucro edilizio, garantendo così una progettazione più efficiente e armonica.

Grazie a queste analisi, è possibile effettuare scelte progettuali più consapevoli, non solo dal punto di vista tecnico ma anche economico, ponendo le basi per un immobile altamente performante e ben posizionato nel sempre più competitivo mercato immobiliare sostenibile.

Agevolazioni fiscali 2025: quali bonus restano attivi

Il 2025 porta con sé una revisione degli incentivi fiscali per l’edilizia. Ecco il quadro aggiornato:

  • Superbonus al 65% per condomini, Onlus e edifici fino a 4 unità;
  • Super-Sismabonus al 110% per comuni terremotati;
  • Bonus ristrutturazioni al 50% fino a 96.000 euro per la prima casa;
  • Bonus mobili al 50% e Bonus barriere architettoniche al 75% prorogati;
  • Ecobonus e Sismabonus tradizionali scaduti a dicembre 2024.

Resta fondamentale rispettare le scadenze e richiedere gli incentivi entro i limiti previsti per sfruttare le agevolazioni e migliorare la competitività dell’immobile nel mercato immobiliare.

Progettare edifici green: un nuovo paradigma costruttivo

La vera innovazione passa per una progettazione integrata tra struttura edilizia e impianti tecnologici. Nel 2025, un edificio green deve puntare su:

  • Materiali ecocompatibili e a basso impatto ambientale;
  • Sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC);
  • Pannelli fonoassorbenti per il benessere acustico;
  • Integrazione di energie rinnovabili e tecnologie ibride intelligenti.

Questa filosofia progettuale garantisce comfort, efficienza e valore a lungo termine, favorendo anche una maggiore resilienza climatica e una posizione di vantaggio nel mercato immobiliare.

Oltre la singola abitazione: verso città sostenibili

La transizione energetica non riguarda soltanto il singolo edificio, ma coinvolge l’intero tessuto urbano. La Direttiva Case Green punta infatti a una trasformazione su larga scala, promuovendo un modello di sviluppo basato su una visione integrata e collettiva della sostenibilità.

In quest’ottica, stanno prendendo sempre più piede le reti di teleriscaldamento intelligenti, capaci di distribuire calore in modo efficiente a più edifici attraverso infrastrutture centralizzate. Parallelamente, si stanno affermando sistemi di autoconsumo collettivo, che permettono a gruppi di abitazioni di condividere energia prodotta da fonti rinnovabili, come pannelli fotovoltaici, ottimizzando risorse e costi. Un ulteriore passo verso la sostenibilità urbana è rappresentato dalla nascita di quartieri smart, progettati con infrastrutture condivise e a zero emissioni, dove ogni componente, dall’edificio al trasporto, è pensato per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita.

Scegliere oggi di investire in edifici green significa, quindi, contribuire attivamente alla costruzione di città più vivibili e connesse perfettamente in linea con gli obiettivi climatici europei. Un impegno che risponde anche alla crescente richiesta del mercato immobiliare, sempre più orientato verso abitazioni ad alte prestazioni energetiche e inserite in contesti sostenibili.