Dal 26 gennaio di quest’anno è possibile trasmettere online al sito Enea le pratiche relative agli interventi edilizi conclusi. Per accedere alle detrazioni fiscali collegate, come nel caso dell’Ecobonus, è essenziale inviare la documentazione entro la scadenza di 90 giorni. Proprio come previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, è necessario trasmettere telematicamente al nuovo portale Enea tutte le informazioni che riguardano interventi conclusi dal 2018 in poi, che accedono alle detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie, bonus casa 2024, che permettono di ottenere un risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda il 2024, il Superbonus cambia rispetto lo scorso anno ma consente di ristrutturare la propria abitazione risparmiando, anche grazie ad altri bonus e agevolazioni. Nel 2024 il Superbonus sarà sempre disponibile, anche se con dei cambiamenti significativi. Le novità riguarderanno l’eliminazione del 110%, a seguito delle modifiche richieste dal Governo Meloni. Ci sono però, ancora delle proroghe che valgono per alcune categorie. Scopriamo nel dettaglio le agevolazioni utili per tutti coloro che desiderano ristrutturare casa oppure apportare delle modifiche al proprio appartamento.
Superbonus: come funziona?
Nel 2024 il Superbonus cambia, ma non per tutti. La percentuale di detrazione scende al 70% e riguarderò solamente condomini e proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari. Non sarà più possibile usufruire del bonus per le villette ma ci saranno ancora alcune categorie che potranno beneficiare della versione 110%.
Il decreto varato dal Governo poche ore prima della manovra finanziaria permette a chi ha certificato i lavori entro il 31 dicembre 2023, con almeno il 60% dei lavori compiuti di poter usufruire della versione originale dell’agevolazione al 110%, a condizione che il reddito sia inferiore a 15mila euro. Tutti coloro che rientrano in questa fascia potranno ottenere un contributo da parte dello Stato per ottemperare alle spese sostenute dal 1 gennaio al 31 ottobre 2024, con una differenza tra il 110 e il 70%.
Per chi, invece, ha scelto lo sconto in fattura oppure la cessione del credito, l’agevolazione al 110% è possibile solo sui lavori certificati entro dicembre 2023. Il bonus casa 2024 scende così al 70%, ma l’Agenzia delle Entrate non interverrà per il recupero delle somme né in caso di mancato termine dei lavori né nel caso in cui non venisse soddisfatto il requisito del miglioramento di due classi energetiche dell’edificio in oggetto. Non ci saranno proroghe per il 110%.
Ecobonus: che cos’è?
L’Ecobonus è uno sconto fiscale che riguarda il miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici. Può essere applicato solamente per interventi su unità immobiliari già esistenti, comprese quelle adibite a scopi professionali o aziendali.
Coloro che hanno sostenuto le spese entro il 31 dicembre 2024 possono usufruire della detrazione fiscale, del 65% con alcune eccezioni che prevedono la detrazione al 50%, come ad esempio: l’acquisto e l’installazione di finestre con infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse, la sostituzione di impianti con caldaie a condensazione di classe A o generatori alimentati da biomasse.
L’Ecobonus ha un limite di spesa tra 40.000 e 60.000 euro per unità immobiliare. L’agevolazione può arrivare anche all’80% nel caso di ristrutturazioni di edifici che si trovano in zone terremotate, e verrà applicata solo se i lavori di ristrutturazione aiutano a ridurre la classe di rischio sismico.
Bonus ristrutturazione: bonus casa 2024
Il Bonus ristrutturazione, conosciuto anche come bonus casa 2024, è utilizzabile anche nel 2024 grazie alla proroga. In questo caso, però, è possibile usufruire di una detrazione del 50% in 10 anni che riguarda spese per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Questo incentivo copre la sostituzione di tetto, infissi esterni, serramenti, persiane; modifiche di materiale o tipologia degli infissi. Purtroppo, però, dal 17 febbraio 2023 non è più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta.
Sismabonus
Il Sismabonus permette di detrarre le spese per minimizzare il possibile rischio sismico di un immobile, migliorandone la sua classe sismica. La detrazione è del 50%, calcolata su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, da suddividere in 5 anni. L’importo tende ad aumentare se la riduzione del rischio è di 1 classe (70%) o 2 classi (80%).
Per le parti comuni di edifici condominiali, la detrazione può arrivare all’80% o all’85%. Chi acquista un immobile all’interno di un edificio ricostruito presso Comuni considerati a rischio sismico 1 può detrarre fino al 75% o 85% del prezzo di acquisto, entro un limite di 96.000 euro.
Bonus barriere architettoniche
Per chi invece nel 2024 volesse apportare modifiche per rendere gli ambienti accessibili, la legge offre le seguenti agevolazioni fiscali, chiamate Bonus barriere architettoniche:
- Detrazione del 50% su spese fino a 96.000 euro sostenute tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024, da suddividere in 10 quote annuali;
- Detrazione del 36% su spese fino a 48.000 euro a partire dal 1° gennaio 2025;
- Detrazione del 70% fino al 31 dicembre 2025, suddivisa in 5 quote annuali, con limiti di spesa diversi in base al tipo di edificio.
Inoltre, il bonus del 75% per eliminare barriere architettoniche da quest’anno è possibile utilizzarlo solo per interventi specifici come l’abbattimento di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. I limiti di spesa sono variabili in riferimento al beneficiario, come stabilito dal Decreto Rilancio e dalla Legge di Bilancio 2024.
Bonus mobili e verde
Per quanto riguarda altre tipologie di sconti legati alla casa, possiamo anche considerare il bonus mobili che permette di ottenere una detrazione del 50% per le spese di arredamento di un immobile ristrutturato nel 2024, con un limite di 5.000 euro. La detrazione viene suddivisa in 10 rate annuali, e si applica solo a coloro che hanno già beneficiato della detrazione per i lavori di recupero edilizio. Oltre il bonus mobili si può anche usufruire del bonus verde, per un massimo di 5.000 euro, per la riqualificazione delle aree verdi di abitazioni private.