Rent to buy: soluzione all’aumento dei tassi sui nuovi mutui

Il termine “rent to buy” è spesso utilizzato per descrivere un tipo di contratto che consente a una persona di affittare un bene, come ad esempio una casa o un’automobile, con l’opzione di acquistarla alla fine del periodo di locazione. Si tratta di quelli che in molti chiamano “noleggio con riscatto”. L’accordo ha un vantaggio, quello di essere uno strumento altamente flessibile rispetto a metodi d’acquisto tradizionali. Inoltre risponde all’esigenza di entrare in possesso del bene fin da subito senza dover attendere il riconoscimento di finanziamenti e mutui che richiedono determinate garanzie.

Rent to buy. Per acquistare un immobile

Il modello “rent to buy” si è affermato con forza negli ultimi anni anche a causa della crisi economica e del forte precariato che ha attraversato la nazione e ne ha destabilizzato l’assetto sociale. L’acquisto di una casa è un passo importante nella vita di chiunque ma lo è ancor di più per le giovani coppie che scelgono di iniziare una convivenza o si sposano iniziando, di fatto, una nuova vita comune. Proprio i giovani, a causa del precariato e di altre condizioni socio economiche che da anni piegano il nostro Paese, hanno difficile accesso a mutui e finanziamenti soprattutto nel Sud Italia dove i contratti a progetto e quelli stagionali hanno un’importante incidenza numerica sull’impatto occupazionale. La conseguenza immediata è l’impossibilità di accedere al credito per l’acquisto di un immobile da parte di giovani coppie o di uomini e donne con redditi non stabilizzati costretti, in qualche modo, ad accettare affitti a lungo termine.

Le case che non si trovano

Da qui un altro importante problema che riguarda, in particolar modo, le zone rivierasche del sud Italia. Cioè quelle ad alta vocazione turistica dove è impossibile, o comunque difficilissimo, trovare una casa in locazione per un lungo periodo. Chi decide di vivere in autonomia, con la propria famiglia o il proprio partner in un immobile, quindi, si trova spesso in situazioni di difficoltà estrema mal colmata dai servizi sociali che spesso non sono in grado di dare soluzioni a questioni abitative di questo genere.

Le alternative. In primis il rent to buy

Il funzionamento del rent to buy è piuttosto semplice. Innanzitutto, il locatario e il proprietario del bene stabiliscono un accordo di locazione, solitamente con una durata più lunga rispetto a un contratto di affitto tradizionale. Durante questo periodo, il locatario paga un canone di affitto regolare, che può includere anche una componente di pagamento aggiuntiva, chiamata “affitto con opzione di acquisto”. L’opzione di acquisto offre al locatario la possibilità di acquistare il bene alla fine del periodo di locazione. Solitamente, viene stabilito un prezzo fisso o una formula di calcolo del prezzo di acquisto basata su parametri concordati precedentemente. Il locatario può quindi scegliere se esercitare o meno l’opzione di acquisto al termine del contratto.

I vantaggi del “rent to buy” e la formula del successo

La formula “rent to buy”, per l’acquisto di un immobile, potrebbe rivelarsi un vero e proprio successo perché porta con sé numerosi e indiscussi vantaggi. Per alcuni, questa opzione rappresenta una soluzione per testare il bene prima di impegnarsi nell’acquisto definitivo. La scelta di una casa è un investimento tutt’altro che semplice soprattutto quando si ha una famiglia e occorre conciliare le esigenze della stessa con le caratteristiche dell’immobile. Ovviamente, questo tipo di accordo, non è esente da doveri che devono essere necessariamente attesi.  Come locatario, è necessario rispettare gli obblighi di pagamento dell’affitto e mantenere il bene in buone condizioni, come previsto dal contratto. Come proprietario, è importante fornire una descrizione chiara dei termini e delle condizioni dell’accordo, compresi il prezzo di acquisto e i diritti e le responsabilità di entrambe le parti.

Uno dei vantaggi maggiori derivanti dalla scelta di questa formula di investimento è quello di far fronte all’aumento dei tassi sui nuovi mutui che rischia di rendere impossibile l’acquisto di beni immobili da parte di determinate categorie di soggetti.