Bonus Mutuo 2024: come funziona e come richiederlo

Il Bonus Mutuo 2024 rappresenta una significativa agevolazione fiscale per i contribuenti che hanno stipulato un mutuo per l’acquisto della loro abitazione principale. Questo incentivo consente di ottenere una detrazione IRPEF fino a un massimo di 760 euro, in riferimento agli interessi passivi pagati sul mutuo.

L’agevolazione si applica esclusivamente sugli interessi passivi versati per un mutuo finalizzato all’acquisto dell’immobile destinato a residenza principale, cioè l’abitazione nella quale il contribuente o i suoi familiari risiedono abitualmente. Questo beneficio fiscale mira a ridurre l’impatto economico dell’acquisto della casa, offrendo un supporto concreto ai mutuatari e ai giovani under 36 che richiedono un mutuo. Scopriamo insieme tutti i dettagli su come funziona e richiedere il bonus.

Come funziona il bonus mutuo 2024

Il Bonus Mutuo 2024 è un’agevolazione fiscale che consente ai contribuenti di beneficiare di una detrazione IRPEF sugli interessi passivi del mutuo stipulato per l’acquisto della propria abitazione principale. Questa detrazione, pari al 19% della spesa sostenuta, può essere applicata su un importo massimo di 4.000 euro all’anno, garantendo così un rimborso IRPEF fino a 760 euro.

Per usufruire del Bonus Mutuo 2024, è necessario presentare la dichiarazione dei redditi, inserendo correttamente i dati relativi al mutuo e agli interessi pagati. La detrazione viene calcolata in base all’ammontare degli interessi passivi pagati durante l’anno fiscale di riferimento, e viene poi sottratta dall’IRPEF dovuta.

Il Bonus Mutuo non si limita solo agli interessi passivi. Il rimborso copre anche gli oneri accessori connessi al mutuo, come le spese per la valutazione delle clausole di indicizzazione, nonché le commissioni e i costi relativi al prestito ipotecario. Tutte queste spese devono essere connesse all’acquisto dell’immobile destinato a residenza principale.

Come richiedere il bonus mutuo 2024

Per accedere al Bonus Mutuo 2024, che consente una detrazione del 19% sugli interessi passivi del mutuo ipotecario, è fondamentale seguire una procedura precisa, che inizia con la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi. Questo permette di ottenere il rimborso relativo agli interessi pagati sul prestito ipotecario durante l’anno fiscale precedente.

Passaggi per richiedere la detrazione

Per usufruire del Bonus Mutuo, è necessario compilare correttamente i moduli fiscali:

  • Modello 730: inserire gli importi nel Rigo E7 utilizzando il codice 30;
  • Modello redditi persone fisiche: compilare il Rigo RP7 per indicare gli interessi passivi, gli oneri accessori e le eventuali quote di rivalutazione derivanti da clausole di indicizzazione.

Questi campi devono includere non solo gli interessi passivi pagati, ma anche tutti gli oneri accessori e le rivalutazioni contrattuali legate al mutuo.

Cosa sono gli interessi passivi e come funzionano nel mutuo

L’espressione “interessi passivi” indica il costo che un mutuatario deve sostenere per poter utilizzare il denaro preso in prestito dalla banca. In pratica, quando si accende un mutuo per l’acquisto di una casa, oltre a restituire il capitale erogato, il mutuatario è tenuto a pagare una somma aggiuntiva, chiamata appunto interessi passivi, che rappresenta il compenso per l’istituto di credito che ha messo a disposizione il denaro.

Si parla di interessi “passivi” perché costituiscono un’uscita di denaro per il mutuatario, il quale si trova a dover versare una cifra superiore rispetto al semplice capitale ricevuto. In altre parole, sono il “prezzo” pagato per poter disporre del denaro in anticipo e dilazionare il rimborso nel tempo.

Formula per il calcolo degli interessi passivi detraibili

Una delle agevolazioni più rilevanti per i proprietari di immobili riguarda la possibilità di portare in detrazione una parte degli interessi passivi versati annualmente alla banca. In pratica, il mutuatario può ridurre la propria imposta sul reddito (IRPEF) beneficiando di una detrazione fiscale del 19% sugli interessi pagati per il mutuo contratto per l’acquisto della propria abitazione principale.

Questa agevolazione rappresenta un notevole vantaggio economico, in quanto permette di recuperare una porzione degli interessi pagati durante l’anno fiscale di riferimento, abbassando così il carico fiscale complessivo. Il tetto massimo degli interessi detraibili, come stabilito dalla normativa, è di 4.000 euro, garantendo un risparmio massimo annuo di 760 euro.

La detrazione si applica su una porzione specifica degli interessi pagati, e viene calcolata attraverso l’utilizzo di una formula specifica. Moltiplicando il costo di acquisto dell’immobile per gli interessi pagati si ottiene un risultato che diviso per il capitale erogato in mutuo permette di ottenere con precisione l’importo effettivamente detraibile, tenendo conto del valore dell’immobile e del capitale mutuato. È importante che l’acquisto dell’immobile sia destinato a residenza principale per avere diritto alla detrazione.

Metodi di pagamento e documentazione necessaria

Uno degli aspetti chiave per ottenere il Bonus Mutuo è il pagamento degli interessi del mutuo attraverso metodi di pagamento tracciabili (bonifici bancari o altre transazioni verificabili). Inoltre, è necessario allegare alla dichiarazione dei redditi la Certificazione degli Interessi del Mutuo, fornita dalla banca. Questo documento, oltre a essere essenziale per il calcolo corretto della detrazione, serve anche come prova documentale in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Altri documenti utili per la detrazione

Oltre alla certificazione della banca, è consigliabile conservare anche eventuali ricevute di pagamento, contratti del mutuo e copia del rogito notarile. Questi documenti possono essere richiesti in fase di verifica e garantiscono la regolarità della richiesta di detrazione. Anche i costi accessori legati al mutuo, come le spese notarili o le commissioni bancarie, possono essere inclusi nella detrazione, purché adeguatamente documentati.

Verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate

È fondamentale mantenere una documentazione completa e aggiornata poiché l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli per verificare la correttezza delle informazioni inserite nella dichiarazione dei redditi. In questi casi, la documentazione fornita dalla banca e le ricevute di pagamento tracciabili si rivelano strumenti indispensabili per giustificare le detrazioni richieste.

Ottenere il Bonus Mutuo 2024 richiede attenzione nella compilazione della dichiarazione dei redditi e nel rispetto delle normative vigenti. Seguendo correttamente tutti i passaggi, è possibile beneficiare di una riduzione significativa del carico fiscale legato all’acquisto della prima casa.

Requisiti e limiti

Per poter usufruire del Bonus Mutuo 2024, è fondamentale che il mutuo venga stipulato entro dodici mesi dall’acquisto della casa. Questa condizione vale sia se l’immobile viene acquistato prima e il mutuo acceso successivamente, sia se si procede al contrario, ovvero stipulando il mutuo prima e acquistando la casa entro l’anno successivo.

Un aspetto importante da considerare è che, se il contribuente trasferisce la propria residenza, il diritto al Bonus Mutuo viene meno, tranne in alcune situazioni specifiche. Queste eccezioni includono:

  • Cambio di residenza per motivi di lavoro o per ricevere cure in strutture sanitarie o di ricovero, a condizione che l’immobile non venga affittato a terzi;
  • Concessione dell’abitazione a un figlio o coniuge che precedentemente risiedevano nella casa insieme al contribuente;
  • In caso di separazione coniugale, il diritto alla detrazione rimane valido se almeno uno dei coniugi continua a vivere nella casa con i figli.

Inoltre, l’abitazione acquistata deve essere destinata a residenza principale del contribuente o di un suo familiare entro dodici mesi dalla data di acquisto. Qualora non venga rispettata questa condizione, si perde il diritto al rimborso.