Affitto non pagato: come evitare la tassazione fiscale

L’affitto non pagato è uno dei problemi maggiori che investe l’intera branca del settore immobiliare, con ovvie ripercussioni sul mercato ad esso collegato. Una prassi che si è tristemente consolidata nel tempo e ha avuto come conseguenza immediata la riduzione del numero degli immobili disponibili per l’affitto a medio-lungo termine. Infatti, i proprietari preferiscono lasciare le loro proprietà chiuse e disabitate.

La locazione: facciamo un passo indietro

La locazione di una casa è, come noto, un accordo contrattuale che offre agli inquilini l’opportunità di vivere in un immobile senza doverne acquistare la piena proprietà. Fino a un decennio fa, era molto semplice trovare una casa in affitto; oggi, per diversi motivi, è molto più difficile. Nelle zone rivierasche, gli immobili sono quasi sempre adibiti a case vacanza e quindi destinati al turismo estivo. Nei centri urbani, in presenza di università e realtà economiche di grandi dimensioni, le locazioni sono più diffuse, ma anche in quei contesti emergono numerose problematiche legate sia ai rincari sia alle tutele che, molto spesso, i proprietari non hanno.

Le case in affitto che non si trovano

Il fenomeno interessa l’intero stivale, ma è maggiore nelle metropoli, nelle aree rivierasche e in alcune zone dove insistono determinate condizioni. L’aumento dei prezzi degli immobili, che ha reso l’acquisto di una casa una prospettiva finanziaria difficile per molte persone, ha portato a un aumento fisiologico della domanda di case in affitto, spingendo di conseguenza verso un aumento dei prezzi degli affitti. Inoltre, oggi molte persone sono costrette a spostarsi regolarmente per motivi di lavoro, e la locazione di una casa diventa un’opzione più flessibile rispetto all’acquisto di un immobile. La crescente domanda di locazioni residenziali ha portato a un’offerta limitata. Un capitolo a parte è rappresentato dagli immobili che insistono sulla costa o nell’entroterra di paesi vicini al mare. In questo caso, come anticipato, gli affitti a lungo termine appaiono meno convenienti rispetto a quelli a breve termine.

I diritti degli inquilini

Un problema associato alla locazione di una casa riguarda il trattamento e i diritti degli inquilini. In alcune aree, le leggi che proteggono gli inquilini potrebbero essere insufficienti o non applicate correttamente, lasciando gli inquilini vulnerabili a sfratti ingiusti, aumenti dei costi delle utenze o condizioni abitative insalubri. Alcune persone o intere famiglie a basso reddito o in condizioni di vulnerabilità fanno estrema fatica a trovare una casa adeguata che sia anche accessibile dal punto di vista finanziario. Spesso non ci riescono.

Pochi proprietari che affittano e scarsa tutela

Occorre poi fare luce su un’altra problematica sempre più attuale: la tassazione dei canoni di locazione non riscossi. In teoria, un contribuente non dovrebbe pagare tasse su una somma che non ha effettivamente ricevuto. Tuttavia, questa non è sempre così. Molti inquilini, anche a causa degli effetti della pandemia, del caro vita e dell’aumento generalizzato dei prezzi, si sono trovati e si trovano ancora oggi nell’impossibilità di pagare regolarmente l’affitto. Il proprietario dell’immobile che ha stipulato l’accordo dovrà comunque pagare le tasse anche sugli importi non ricevuti, poiché i canoni di locazione sono soggetti a tassazione, indipendentemente dal fatto che l’affittuario li abbia effettivamente incassati o meno, poiché la tassazione non si basa sul principio di cassa.

Cosa prevede il testo normativo di riferimento?

La normativa fiscale prevede un’agevolazione per il locatore in caso di canoni di locazione non riscossi. Quando viene emessa un’intimazione di sfratto per morosità o un’ingiunzione di pagamento nei confronti dell’affittuario, il locatore può ottenere un’esenzione dalla dichiarazione dei canoni non incassati. In sostanza, non sarà tenuto a pagare le tasse su quegli importi fintanto che l’azione legale per recuperarli è in corso.