Errori Catastali: è possibile correggerli online? Come fare?

Quando parliamo di errori catastali facciamo riferimento ad inesattezze o sviste su immobili e terreni registrati al Catasto. Questo, generalmente, è costituito dall’insieme di documenti, mappe e atti, che descrivono i beni immobili. Nel catasto sono indicati luoghi, confini, nome dei possessori, rendite, ed eventuali vincoli o diritti su di essi. La sua istituzione risale a tempi antichissimi e benché, nei secoli, il meccanismo si sia notevolmente evoluto giungendo finanche alla digitalizzazione dello stesso, è possibile che sussistano degli errori da correggere. Le domande più ricorrenti, a questo punto, sono: come possono essere corretti gli errori? Perché è necessario farlo? Su chi grava il costo della rettifica e quindi l’allineamento dei dati reali con quelli depositati presso l’ufficio territoriale del catasto?

Gli errori catastali più frequenti e comuni

Gli errori catastali possono essere di diverso tipo. In particolar modo possiamo distinguere gli errori effettivo da quelli derivanti da una mancata comunicazione delle informazioni, o da un mancato aggiornamento delle stesse, effettuato presso gli uffici di competenza territoriale. In linea di massima, tuttavia, gli errori più frequenti riguardano vere e proprie sviste relative a dati anagrafici o ad indicazioni e all’immobile (o terreno). Tra questi, in particolar modo, è possibile trovare errori catastali relativi a: codice fiscale dell’intestatario; nome e cognome o denominazione (in caso di persona giuridica); indirizzo dell’immobile; segnalazione di incoerenza per fabbricato “mai dichiarato”; segnalazione di incoerenza per fabbricato rurale; altre variazioni sull’immobile.

Esempi concreti per comprendere il fenomeno

Immaginiamo che l’intestatario di un bene si chiami Eduardo Rossi e il suo nominativo sia stato registrato al Catasto con un errore di digitazione diventando Edoardo Rossi. L’errore catastale continuerà ad essere ripetuto nelle successioni future se non viene corretto e rettificato e questo potrebbe generare non poche difficoltà ed imprecisioni nelle ricerche catastali. C’è da dire che gli errori di anagrafica sulle persone fisiche sono più frequenti rispetto a quelli su aziende e ditte. Gli errori catastali sulle persone giuridiche, infatti, sono spesso legati al mancato aggiornamento della denominazione presso gli uffici territoriali del Catasto. In questi casi è sempre consigliabile l’esecuzione di una visura catastale per verificare che la ditta sia correttamente censita. Infine, in caso di mancata voltura catastale nel caso di trasferimento di un diritto reale.

Errori catastali: come effettuare la correzione?

Gli errori catastali sono quindi molto più frequenti di quanto si potrebbe immaginare e in presenza di imprecisioni o informazioni inesatte c’è una sola strada da percorrere ed è quella della rettifica e della correzione. È possibile presentare la domanda di aggiornamento mediante il servizio online Contact Center dell’Agenzia delle Entrate ma non è una buona soluzione perché spesso risulta complessa, poco efficace e funzionante. A contrario, Catasto Semplice, mette a disposizione uno strumento di correzione visura catastale che permette di effettuare la pratica completamente online. Si tratta di una valida alternativa allo sportello di front office perché permette di procedere con la rettifica di eventuali errori senza recarsi fisicamente presso l’Ufficio di competenza.

Gli errori che possono essere corretti

La procedura online di Catasto Semplice permette di correggere solo alcuni errori presenti in visura catastale mentre, per altri, sarà necessario rivolgerti allo sportello di front office. È possibile modificare eseguire correzione del nome, cognome, data di nascita, codice fiscale; rettificare i dati identificativi (sezione, foglio, particella, subalterno), di classamento e dell’indirizzo oppure errori di intestazione molto frequenti quando la proprietà non viene aggiornata in seguito alla mancata acquisizione nella banca dati Catastale di atti notarili, pratiche catastali e volture. Per la lavorazione della pratica servono circa 4 giorni lavorativi da quando avviene il deposito e il protocollo in Catasto. Una volta inoltrata la richiesta, il servizio invia un messaggio di avvenuta presa in carico, il numero identificativo assegnato, da utilizzare in eventuali ulteriori comunicazioni, e l’eventuale integrazione documentale da effettuarsi presso l’ufficio territoriale di competenza.