Come la Direttiva Europea sulla classe energetica degli edifici sta cambiando il mercato immobiliare in Europa

La Direttiva europea sulla classificazione energetica sta cambiando il mercato immobiliare. La direttiva mira a rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico, a ridurre le emissioni di CO2 e a contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici. Nel seguente articolo analizzeremmo questo possibile cambiamento che potrebbe rivoluzionare radicalmente la vita di tutti. Di conseguenza, valuteremo come la direttiva europea sulla classe energetica degli edifici vorrebbe modificare il mercato immobiliare europeo.

Direttiva europea sulla classe energetica: l’iter dovrebbe cominciare i primi di febbraio

Si tratta di un documento che il 9 febbraio inizierà il suo iter presso il Parlamento europeo. Di che si tratta? Entro il 2030 tutti gli edifici di classe F e G verranno ristrutturati e portati almeno alla classe E. Questo avverrà perché la classe energetica dovrà migliorare, e in maniera abbastanza netta. Parliamo di un obbligo rigoroso, che farà in modo che non esistano più immobili ancora appartenenti alle classi F e G. In realtà ci stiamo riferendo anche a un progetto a più ampio raggio d’azione, perché contemporaneamente si prevede che entro il 2023 tutti gli edifici andranno portati almeno in classe D, ed entro il 2050 gli stessi dovranno obbligatoriamente rispondere ai requisiti di emissione zero.

Tutto ciò preoccupa, e non poco, gli italiani, perché i nostri edifici sono spesso quelli più datati. Tanto più se consideriamo che secondo l’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, il 74% non è a norma.

Ribadiamo che tali direttive devono essere ancora approvate dal Parlamento europeo, e in molti non sono d’accordo, soprattutto in virtù della guerra in Ucraina. A non essere d’accordo anche il partito Fratelli d’Italia.

Cos’è la classe energetica?

È il valore con il quale si indica il fabbisogno, appunto energetico, di una casa, il consumo del quale necessita.

Ogni livello di consumo è misurato in kWh/m2 all’anno, indicato a livello europeo con la sigla EPgl. Le classi energetiche sono in tutto 10, il cui livello più alto è A4 secondo la seguente struttura:

  • Classe A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
  • Classe A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
  • Classe A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
  • Classe A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
  • Classe B: maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
  • Classe C: maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
  • Classe D: maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
  • Classe E: maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
  • Classe F: maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
  • Classe G: maggiore di 3,50 EPgl

Tutti i nuovi edifici devono avere un’etichetta EPC che indica quanto sono efficienti rispetto ad altri simili, per dimensioni e utilizzo dello spazio. Questo aiuta le persone a fare scelte informate quando acquistano o affittano un immobile: possono vedere quanta energia consumerà la loro casa prima di trasferirsi.

Che tipo di immobili sono interessati?

La direttiva si applica a tutti quelli residenziali, compresi i condomini, le case unifamiliari, le case a schiera e i bungalow, nonché gli alberghi, gli uffici, i negozi o le fabbriche con meno di 50 dipendenti che vi lavorano per almeno il 90% del tempo. Ogni edificio deve avere una classificazione EPC, che indica quanto è efficiente dal punto di vista energetico rispetto ad altri edifici simili per dimensioni e uso dello spazio. Una classificazione EPC di A o B significa che l’immobile consuma meno energia rispetto a questo parametro di riferimento.

Conclusioni

In molti si augurano che questi cambiamenti siano effettivi solo il più tardi possibile, perché l’Italia non è ancora pronta per affrontare evoluzioni così radicali, in virtù di una “crisi” che invece di sanarsi si è fatta sempre più massiccia. Ad ogni modo affronteremo in futuro questo argomento parlando di eventuali novità.