Bonus Idrico 2022 – Informazioni Utili

Il bonus idrico 2022 è un beneficio riconosciuto alle famiglie in condizioni di disagio economico.

Introdotto nel 2016, il bonus idrico 2022, rientra nel sistema di agevolazioni previste per le utenze domestiche di nuclei che rispondano a determinati requisiti economici. Dal 2021 non è più necessario presentare domanda e il bonus è automaticamente riconosciuto in bolletta a quanti ne abbiano diritto.

Diversamente da quelli previsti per le forniture di luce e gas, il bonus sociale idrico fa capo alle singole Regioni: per questa ragione il suo ammontare varia sensibilmente in ragione dell’area geografica di rifermiento. Resta, invece, invariato il dato che stabilisce per ciascun componente della famiglia anagrafica la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua.

Per ottenere l’agevolazione in bolletta è fatto obbligo di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e di attestazione ISEE entro i limiti di seguito riportati. Il beneficio si intende invece automaticamente riconosciuto ai percettori di Reddito/Pensione di cittadinanza.

I requisiti

Consideriamo ora i requisiti.

Hanno diritto al beneficio i soggetti che:

  • appartengano a un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro;
  • appartengano a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro.

É, peraltro, indispensabile che uno dei componenti del nucleo familiare risulti intestatario di un contratto di fornitura idrica:

  • attivo o temporaneamente sospeso per morosità;
  • con tariffa per uso domestico residente;

oppure:

  • usufruisca, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura idrica condominiale centralizzata per uso civile e attiva.

Il Gestore idrico territorialmente competente è tenuto, dopo i dovuti controlli ad applicare il bonus sociale idrico nella prima fattura emessa nei confronti dell’utente.

Bonus Rubinetti: cos’è e a chi spetta

La Legge di Bilancio 2022 conferma anche il cosiddetto Bonus Rubinetti o bonus doccia , rientrante nelle misure per l’efficientamento idrico ed energetico previste dal Governo. Sarà, dunque, possibile beneficiare del contributo di 1000 euro anche per le spese effettivamente sostenute nel 2022, salvo esaurimento delle risorse disponibili.

Il beneficio, riconosciuto nella forma di rimborso, spetta a tutte le persone fisiche che detengano, a vario titolo, la titolarità di un immobile per uso abitativo o commerciale per il quale si siano rese necessarie misure di efficientamento idrico.

Si intedono, pertanto, beneficiari:

  • proprietari di immobile;
  • intestatari di contratti di locazione regolarmente registrati;
  • usufruttuari.

che abbiano effettuato interventi di:

  • fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Per ottenere il bonus idrico 2022 è necessario collegarsi alla piattaforma messa a disposizione dal MITE (Ministero della Transizione Ecologica) autenticandosi con SPID o Carta d’Identità Elettronica, compilando l’apposito form e allegando documentazione atta a comprovare la regolarità dell’intervento. Dunque, copia della fattura elettronica o del documento commerciale di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 7 dicembre 2016 in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito e da cui  siano ricavabili le specifiche tecniche del prodotto, della posa in opera e dell’installazione, ovvero di tutte le spese per cui unitariamente si chiede il rimborso con la presentazione della domanda di erogazione del bonus idrico.

 

Bonus acqua potabile

La Legge di Bilancio 2022 propoga, inoltre, per l’annualità 2023 il Bonus acqua potabile erogabile nella forma di un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. Il beneficio, quindi, non prevede erogazione di danaro, ma, altresì, un credito che il contribuente può vantare nei confronti dello Stato e che può essere utilizzato a compensazione delle imposte dovute.

La misura riguarda le spese sostenute per:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Gli importi massimi ai quali applicare il credito del 50% sono:

  • 1000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come per il Bonus Rubinetti è obbligatorio allegare alla domanda – presentabile dal 1 al 28 febbraio dell’anno successivo alla data dell’intervento – copia della documentazione attestante gli interventi di cui sopra, secondo le modalità indicate sul sito Agenzia delle Entrate alla sezione Servizi – Agevolazioni – Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.